Io e Chiara abbiamo finito la nostra ultima serie TV ed adesso dobbiamo trovare qualcosa che ci piaccia.
A voi la cronaca di questa ricerca perpetua e del perchè certe serie verranno amate o spietatamente bollate come CAGATE PAZZESCHE.

sabato 3 dicembre 2011

The Tudors: un altro polpettone HBO?


Dopo molte settimane d'interruzione torno a scrivere di un'altra serie. In questo periodo ci siamo presi una pausa perchè abbiamo scoperto il non plus ultra del trash ammerigano: lo chef Gordon Ramsay. Adesso che abbiamo quasi terminato tutte le serie di HK possiamo finalmente dedicarci ai nuovi telefilm.


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Puntate viste: s01-s03


Come la vede Chiara


La serie, nota a tutti e piuttosto vecchiotta, non l'avevo presa in considerazione fino ad ora.
Nonostante la profusione di poppe e culi, questa serie non è targata HBO. E' invece una produzione irlando-americo-canadese (o americo-canado-irlandese) incentrata sulla strabordante e sfaccettata persona del re Enrico VIII, e delle sue tante mogli.
La prima cosa che mi è saltata all'occhio -e mi ha stonato non poco- è la diversità fisica che intercorre tra l'attore (Jonathan Rhys Meyers) e il re, che tutti conosciamo. L'uno è bello, moro e... bassino, mentre l'altro era un grasso, strabordante, enorme gigante rosso. A me quando sono tutti belli e depilati, se si tratta di un telefilm storico, non è che mi faccia impazzire. Penso sempre: dove sono i denti marci, le stanze che puzzano come latrine, i tafani e le piattole? Sono tutti troppo belli e puliti, e mai nessuno che storca il naso! E inoltre ci sono talmente tante inesattezze storiche da perdere il conto. In ogni caso la serie si fa guardare. Vuoi perchè il periodo è uno dei miei preferiti, vuoi perchè la ricostruzione degli ambienti è fatta da Dio, se non è passione, diciamo che mi ci sto divertendo.

Jonathan Rhys Meyers/Enrico VIII. Quest'attore poco c'incastra fisicamente con il re Tudor, tuttavia JRM non solo è belloccio ma è pure bravo, e chi ha visto Match Point concorderà con me. Il suo Enrico è volubile, libidinoso, arrogante, meschino: uno stronzo, tanto per intenderci. Immaginavo che Enrico VIII dovesse assomigliare più ad un Robert Baratheon che non a questo ragazzino dal faccino androgino. Eppure, puntata dopo puntata, mi sembra una scelta azzeccata.

Natalie Dormer/Anna Bolena. Ma perchè? La Dormen in questo ruolo davvero non ce la vedo. Ok, l'Anna reale non era uno stinco di santo, ma a me era sempre stata simpatica. La vedevo come una donna forte, volitiva e caparbia, tradita e condannata dagli affetti a lei più cari. L'Anna del telefilm è invece meschina e cattiva, manovrata ma d'accordo con i suoi familiari. Comunque l'attrice è accattivante, forse il ruolo della civettuola Margaery Tyrell le renderà giustizia (spero!)

James Frain/Cromwell. Avete presente il prezzemolo, che va ovunque e te lo trovi sempre tra i denti? James Frain è così: lo scovo in ogni film o serie che guardo e mi mette sempre un po a disagio. Saranno quelle sue orecchiette da pipistrello.

Gli alti prelati: e qui la produzione ha preso il top del top: nelle prime tre stagioni si alternano Sam Neil, Peter O'Toole e Max Von Sydow. Mica pizza e fichi.

The Tudor è una soap-opera storica ben confezionata. Ci sono gli intrighi, tutti i personaggi noti, e pure gli abiti giusti. Grande risalto è dato ai personaggi di contorno, come il maestro Holbein (che per intendersi era il pittore che ha ritratto tutti i vip a corte). E' in parte divertente ma a tratti anche impegnativa (la riforma della Chiesa non è proprio una passeggiata). Insomma: si guarda bene per quello che è.
Per il resto, leggetevi la storia.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo.

venerdì 11 novembre 2011

Happy Town


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Puntate viste: s01e01-e08 (tutte)


Come la vede Roberto

Volete un mystery intrigante, conturbante, rutilante, trascinante e, alla fine, urticante (nel senso che procura un fortissimo urto di nervi e la voglia di buttare nudi fra le ortiche gli sceneggiatori)?
Siete nostalgici di Twin Peaks?
Vi piacciano le ambientazioni rurali e boschive?
Bene, allora questa è la serie che fa per voi: Happy Town (sorridete e siate felici, prego, cittadini!).

Nata probabilmente come serie estiva da 13 episodi, ma cancellata alla sesta, ha avuto gli ultimi due episodi aggiunti solo per il pubblico del web, per cercare di dare un finale dignitoso a una serie che sembra una mia avventura da gioco di ruolo: ovvero, sontuosa premessa, miliardi di possibili sottotrame, cliffhanging mantenuto abilmente fra una puntata e l'altra, citazioni a iosa, ma un finale assolutamente raffazzonato, di quelli dove i giocatori minimo ti prendono a colpi di dado in faccia, e con più punti interrogativi di quanti (e credetemi sono parecchi) l'intera serie aveva posto nelle prime sette puntate.

La trama ruota attorno alle vicende di un piccolo e ridente paesino dei boschi del Minnesota (ma gli esterni sono girati per lo più nel vicino stato dell'Ontario – se non ci fosse stato il Canada e i suoi set meno costosi, ci saremmo persi il 70% delle serie televisive americane per questioni di mero budget), dove negli anni precedenti diverse persone (ragazze, donne, bambine, anziani, di tutto, insomma) sono sparite senza lasciare traccia, rapite dal fantomatico "Magic Man". L'improvviso cruento omicidio del guardone del luogo (operato tramite conficcamento di bullone da binario in mezzo alla fronte!) mette nuovamente in apprensione lo sceriffo del luogo, che, per non sapere né leggere, né scrivere, decide di punto in bianco di impazzire, chiudersi nell'ufficio e cercare il suicidio amputandosi la mano sinistra... ditemi se non vi sembra un inizio meritevole di visione, eh?
Aiutati da un cast piacevole, con un gigionesco Sam Neill nel mefistofelico ruolo di un venditore di cimeli del cinema muto (in un paesino di cento abitanti scarsi nel Minnesota???? Altra idea grandiosa e citazione se vogliamo dal pessimo Cose Preziose), una sorta di sosia della Jovovich (senza gli zombie di Resident Evil, però) nel ruolo di una misteriosa ragazza in cerca di un misterioso oggetto, all'interno di un pensionato abitato dalle allegre comari di Haplin (nome del paesino), simpatiche e arrapate vecchiette in brodo di giuggiole per l'unico ospite maschio della locanda, il suddetto Sam Neill, per non parlare poi di un'allegra combriccola di fratelli redneck, cinque in tutto, uno bellissimo, quasi un modello, gli altri 4 usciti dal profondo del Texas di Non Aprite Quella Porta, uno più scemo e delirante dell'altro. Insomma, premesse e svolgimento grandiosi, situazioni che passano dal truculento al tongue in cheek, in perfetto stile Dead like me incontra Criminal Minds, una sottesa arietta soprannaturale che sbeffeggia Twin Peaks –da me mai particolarmente amato, per gli eccessi psichedelici di Lynch – fin dal collocare il suo paesello di Haplin a poche decine di miglia dalle "twin cities" Minneapolis e St Paul, ma soprattutto con un altro federale fuori di testa che fa il paio con il Kyle McChlaclan dell'originale.
Potrei parlarvi di questa serie per ore, tanto è piaciuta a me e alla consorte, ma purtroppo, le necessità di dare un finale in fretta e furia per il taglio dichiarato dall'implacabile legge dell'audience (terribili forche caudine sotto le quali sono passate fior di serie, a partire da Firefly, tanto per fare un esempio) hanno bruscamente sminuito il valore del tutto, con un finale raccapricciante e irritante (e siamo a 7 attributi in "ante", non male), calato dall'alto come il peggiore dei deus ex machina (ma forse meglio che non il finale di Flashforward – altra serie di cui parlerò in futuro, forse), e del tutto non risolutivo, anzi. Resta comunque un telefilm da vedere, da godere nei dettagli (magari in originale per cogliere meglio alcune battute e citazioni – del tutto fuorviate dalla traduzione italiana, fin dai titoli dei singoli episodi – cito solo uno e smetto: l'ultimo episodio, che richiama il classico del western Un dollaro d'onore, e tutti i successivi cloni, in particolare qui il meraviglioso Distretto 13 le brigate della morte di Carpenter, si intitola appunto "Blame it on Rio Bravo", mentre i buontemponi dei traduttori italiani lo hanno intitolato "Coccodrilli al ballo"....), magari da rivedere ancora per capire cosa ci sia sfuggito alla prima visione.

Valutazione puntate da 1 a 8 tranne il finale
Giudizio Sintetico&Ponderato: Epic

Valutazione obiettiva dopo il finale
Giudizio Sintetico&Ponderato: Caruccio

mercoledì 26 ottobre 2011

Last Man Standing... dategli una sedia!


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Puntate viste: s01e01


Come la vede Lapo

"Cosa vediamo stasera?"
"Ora cerco"

La ricerca deve essere completata prima che la cena sia in tavola, altrimenti la cena si fredda e gli animi si surriscaldano ;-D
Quando ho pescato questa serie era una di quelle sere in cui stavo per andare fuori tempo massimo ed il solo titolo mi ha convinto.
Già sapevo che era una serie sull'ennesima famiglia ammerigana, non mi aspettavo il carisma di un Gannicus, ma nemmeno il piattume che mi è stato propinato. Il correttore ortografico mi segnala piattume, se volete leggete pure pattume: essendo una commedia i due concetti sono così vicini come lo sono ortograficamente.

In breve l'ultimo uomo rimasto in piedi a fronteggiare la modernità è il padre della famiglia composta da:
Madre avvinazzata, le signore di classe benestanti hanno tutte un cocktail in mano nei telefilm, questa che non lo è e deve tornare a lavorare perché c'è la crisi si fa di vino.
Figlia maggiore single e con figlio a carico ossessionata dalle insulse "giornate del bacon" inventate alla caffetteria dove lavora.
Figlia di mezzo classica svampita teenager ammerigana che pensa solo a Glee ed al suo 'amore' Travis.
Figlia minore che deve aver visto "Sognando Beckham" da piccola e ne è rimasta traumatizzata a tal punto da scegliere il calcio come sport.

Il dramma del nostro protagonista non è tanto l'esser costretto a vivere in un mondo di donne che non sanno nemmeno cambiare la gomma bucata della macchina (nella sua ottica quello rappresenterebbe la normalità dove può far valere le sue doti da uomo vero), quanto quello di vivere in un mondo in cui anche l'inutile ragazzo della figlia (Travis) non sa cambiare una ruota della macchina!
In questo suo inferno personale il nostro eroe riesce ad affrontare anche la modernità allo stesso modo di come affronterebbe la solita gomma che Travis non sa cambiare. E' così che curando il sito web della ditta mette in rete un un suo filmato promozionale che si trasforma in uno sclero contro Travis e l'uomo moderno e fa guadagnare una quantità spropositata di visiste al sito.

Tutto è bene quel che finisce bene?
Magari, visto che il personaggio più interessante di tutta la puntata (Travis) è solo un nome senza una faccia.
Il resto è il nulla più totale, basti il fatto che per ricordarmi come si chiamava la serie per recensirla c'ho messo 3 giorni e l'unico nome/trama che mi ricordi sia quella su un personaggio inesistente come Travis!!!

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile



Come la vede Chiara

Come può un uomo sopravvivere a moglie e tre figlie senza impazzire?
Facile: facendo l'UOMO.
E siccome l'uomo ha da puzzà, il protagonista della serie è un surplus di maschilismo stereotipato: va a caccia, ha una passione per le armi, fa battutacce sessiste, insulta gay, pacifisti e riesce persino a ridicolizzare la politica (non brillante) di Obama; il tutto stemperato tra una risata (finta) e l'altra, tanto che non ti accorgi neppure di quello che stai davvero sentendo.

All'ennesima battuta, ho fatto due conti:

-Il protagonista rientra da un viaggio di lavoro in Alaska.
-E' un appassionato di armi e di caccia.
-La figlia maggiore è rimasta incinta e adesso fa la mamma single a casa con i suoi.

E qui mi è sorto il dubbio:

... ma invece che Last Man Standing non potevano chiamarlo direttamente:
"Casa Palin"???

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile

martedì 11 ottobre 2011

The League, il fantacalcio all'americana


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Puntate viste: s01e01


Come la vede Lapo

Partiamo da un presupposto: il football americano è lo sport più seguito d'america ed il famigerato Super Bowl (la partita finale del campionato) è paragonabile a quella che è una finale di coppa del mondo in cui gioca l'Italia per il nostro paese.
Così come in Italia si gioca al fantacalcio allo stesso modo in america si gioca al Fantasy Football.
Per dare un'idea di quanti americani giochino una o più leghe di Fantasy Football a me è bastata l'esplosione di messaggi sull'argomento che ha caratterizzato l'inizio della stagione tra TUTTI (nessuno escluso) gli ammerigani che seguo su twitter.

Un gruppo di vecchi amici, ognuno coi propri piccoli/grandi problemi personali, ma disposti a tutto pur di vincere la lega di Fantasy Football che organizzano da anni è materiale perfetto per una sitcom.
Tanto per fare un paragone è come il rendere fruibile The Big Bang Theory ad ogni singolo spettatore ammerigano.

E si parte subito in quarta nella prima puntata, quella in cui si mettono all'asta i giocatori che faranno parte delle squadre di ognuno. Uno dei protagonisti, pur osteggiato dalla moglie ed oberato di lavoro, discute di formazioni nel suo unico momento libero della giornata: mentre è al cesso.
Un altro conosce un ragazzino di 9 anni che è una sorta di Oracolo del Fantasy Football ed inizia a tampinarlo così insistentemente per avere delle dritte sui giocatori da comprare che finisce denunciato come pedofilo dai genitori del piccolo.

Ecco questi due sono i momenti di più alta comicità della puntata e se vi hanno fatto schifo andate subito al giudizio.

Il resto è un'accozzaglia di insulso umorismo da caserma che anche i Vanzina si sarebbero rifiutati di usare in un cinepanettone e situazioni che non hanno ai miei occhi nulla di comico.
Tanto per capirsi uno dei protagonisti scopre che la canna che gli avevano dato da fumare da ragazzino era fatta con i peli pubici di uno degli amici e si passano 5 minuti buoni a disquisire esattamente da quale parte della zona pubica provenissero. In un'altra scena la moglie di uno dice davanti a tutti (mariti e mogli comprese) che stanno provando anche loro ad avere un figlio, ma purtroppo il marito ha lo sperma lento e lui risponde imbufalito che magari è colpa della moglie che insiste nel momento culminante del finale travolgente a mettergli un dito nel... e ci siamo capiti.

Mi viene in mente Jim Carrey che in scemo e più scemo fa a gara di scorregge; una scena ricca di aulica poesia al confronto con questa serie.

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA
Giudizio MENO Sintetico&Ponderato: Tutte le altre merde che ho recensito cagano in testa a questa MERDA


Come la vede Chiara

A Chiara nemmeno la propongo (ndLapo)

venerdì 7 ottobre 2011

Dead like Me


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Puntate viste: s01e01-09


Come la vede Lapo

George è una ragazza svogliata che non ha interessi, anzi diciamo che ha perso tutti gli interessi e gli entusiasmi di quella che dovrebbe essere una ragazza della sua età, almeno nella mente di sua madre.
La sua visione cinica e distaccata delle cose la portano a trovare lavoro come archivista, il suo destino la porta a morire lo stesso giorno e ha prendere il posto di lavoro di colui che l'ha aiutata nel trapasso.
George diventa così un'assistente della morte.
Veniamo così introdotti alla burocrazia della morte e ai problemi dei burocrati non-morti.

Un'idea davvero carina e condita da un po' di humor che non guasta mai.
Questo è l'ovvio momento dei purtroppo e mi piacerebbe molto saltarlo...
NAAH! Scherzavo :-D

Purtroppo lo humor non è nero, ma piuttosto caciarone, ad esempio la protagonista muore colpita dalla tavoletta del water di una navetta russa che rientrava sulla terra.
Purtroppo non essendo la novella serie in stile Famiglia Addams ecco che le morti non vengono causate dagli assistenti, ma da degli strani mostri che chiamano Gremlin in modo da non addossare ai protagonisti "colpe" imperdonabili agli occhi dei dolci spettatori ammerigani.
Purtroppo pur non essendo una nuova Famiglia Addams non riesce nemmeno ad avere quella leggerezza umoristica nel confronti del trapasso del Morty di Terry Pratchett.
Purtroppo la burocrazia postmortem è poco burocratica ed affascinante, anzi direi limitata al tavolo di una tavola calda.
Purtroppo il metodo di funzionamento della burocrazia postmortem offre il fianco ad innumerevoli critiche sulla sua reale fattibilità.
Purtroppo la vita di un assistente della morte è fondamentalmente pallosa.
Purtroppo fanno fuori il collega più interessante di George alla quarta puntata o giù di lì.
Purtroppo la trama più interessante della serie riguarda la vecchia famiglia della protagonista piuttosto che la nuova pletora di colleghi.

Dopo tutti questi purtroppo diciamo che la serie scorre leggera senza intoppi e la sigla vale la visione di un nuovo episodio ogni volta.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile




Come la vede Chiara


A me non dispiace. E' una serie leggera, senza pretese, con un pizzico di bizzarro che non guasta mai.
Gli errori grossolani li ha illustrati alla perfezione la mia dolce metà, ma alla fine rimane una tranquilla "serie da pasto", ideale sia a pranzo che a cena, nonostante la durata esagerata di ogni puntata (44 minuti).

La giovane protagonista è semplicemente deliziosa: cinica, pigra e lievemente disgustata. Nonostante le troppe incongruenze già esaminate, la serie va vista anche solo per la splendida sigla in puro stile Pratchett.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Caruccio

martedì 4 ottobre 2011

Terra Nova Vita Nova


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Puntate viste: s01e01

Come la vede Chiara

Nell'anno 2149 l'umanità ha quasi finito tutto l'ossigeno respirabile, sommerso ogni centimetro quadrato di spazzatura ed ha problemi di sovrappopolamento talmente gravi che i governi del pianeta hanno stabilito che la famiglia perfetta dovrà essere composta da solo 4 elementi, due genitori e due figli, pena l'arresto. E' in questo clima devastato che gli scienziati americani scovano un passaggio, una falla nello spazio-tempo, che collega il mondo attuale con quello dei dinosauri, distante 85 milioni di anni nel passato. La nuova terra è immensa, verde, lussureggiante. Ogni giorno vi splende il sole e l'aria è fresca e fragrante. Vengono così organizzate spedizioni con alcuni gruppi di fortunati: a Terranova ci si va per meriti specifici (se siete dottori, ingegneri, agricoltori: siete salvi) oppure tentando la fortuna con la lotteria. Tutti gli altri dovranno continuare a vivere e a morire nella monnezza.

Ed eccoci arrivati ai protagonisti della serie, la famiglia Shannon, composta da papà Jim (poliziotto, rimasto in carcere 5 anni per aver scazzottato un superiore), mamma Elizabeth (dottoressa), primo figlio Josh (ribelle, totalmente in preda agli ormoni), seconda figlia Maddy (genio super intelligente, perciò nerd, perciò sempre sola) e... terza figlia Zoe (a causa sua il padre finisce in prigione). 5 anni dopo Elizabeth viene selezionata per andare a Terra Nova con i suoi figli. Il tempo di organizzare la fuga rocambolesca dalla prigione al marito, infilare la figlia terzogenita in uno zainone e poi via, nel passato, dove tutto sembra bello e perfetto... o quasi.

Considerazioni, fatte a caso.
-Il rimedio alla sovrappopolazione è la famiglia composta da 4 elementi? Saranno contenti di saperlo in Cina.
-Jim resiste 5 anni in una lurida cella, praticamente senza ossigeno. Però quando scappa (è intuitivo, non ci fanno vedere come fa, forse con un mini-laser e una mazzetta al guardiano) ha sempre un bel fisico atletico. Beato lui.
-Se nessuno è mai tornato indietro (mi pare di aver capito così) come si fa a sapere cosa c'è davvero dall'altra parte? E come fanno i "pellegrini del tempo" a richiedere il necessario per la sopravvivenza, se non possono comunicare con il futuro? Mistero.
-Su problemi relativi a ossigenazione, insetti, malattie, piante del Cretaceo evito di parlarne, non ne so abbastanza. Di sicuro non è come farsi una scampagnata nel bosco.
-Se sei cresciuto a Terra Nova dovresti sapere come ci si comporta di fronte ad un dinosauro: non ti metti a correre urlando.
-Se fossi stata Spielberg e avessi speso 20 milioni di dollari per il pilot, forse mi sarei letta meglio la sceneggiatura.

In ogni caso, se avete amato Avatar e non vi siete mai posti i problemi relativi al viaggiare nel tempo, allora è la serie che fa per voi, a me personalmente è sembrata una:

Giudizio Sintetico&Ponderato: CAGATA PAZZESCA





Come la vede Lapo

Le risorse sulla terra sono praticamente scomparse, ma nello spazio il lussureggiante pianeta Pandora, abitato da indigeni blu e simil dinosauri... Ah! No! Scusate...

Le risorse sulla terra sono praticamente scomparse, ma grazie ad una frattura temporale causata da un'esperimento atomico si può accedere al lussureggiante pianeta Terra, più giovane di 85 milioni di anni ed abitato dai dinosauri.

Il vero colpo di GENIO arriva adesso: il militare a capo dell'insediamento dei coloni altri non è che il Colonnello Miles Quaritch di Avatar che per l'occasione si è fatto crescere una bella barba bianca e si fa chiamare Nathaniel Taylor.
Gli sceneggiatori puntano molto sul concetto di "Terra Nova, Vita Nova" e quindi il colonnello Quar...EHM! Taylor viene subito dipinto come una persona di ampie vedute, pur essendo un militare cazzuto e ci fa anche un bel pippone motivazionale dicendo che il futuro sta morendo perché la razza umana, cedendo ai suoi bassi istinti, si è condannata da sola.

Quale modo migliore di insistere sul "Terra Nova, Vita Nova" che incentrare la prima puntata su 4 ragazzini sedicenni che, prendendo un veicolo in "prestito", si dileguano dalla colonia per andare a sbronzarsi con alcolici fatti in casa?
Inutile dire che i ragazzini in questione, nonostante sostengano di essere sempre fuori dalla colonia a spassarsela, stiano spaparanzati nella zona di caccia dei temibili Slasher che cacciano anche in branchi di 20 esemplari!!!
Il casino è servito e qui sarebbe davvero servito il colonnello Quaritch che li avrebbe o lasciati morire o fucilati sul posto una volta trovati; putroppo questo Quaritch in versione Babbo Natale nemmeno riesce a strigliarli a modino.

Alla fine del pilot vengono suggerite svariate sottotrame che dovrebbero motivarci a continuare a vedere la serie ed i nodi vengono al pettine:
Ci sono i dinosauri, ma non sono i protagonisti principali.
Background spiegato male/insulso.
Possibilità degli sceneggiatori di far lacchezzi con lo spazio/tempo per giustificare qualsiasi cagata venga loro in mente.
NESSUN personaggio accattivante.
La solita minestra con babbo+mamma+3figli, ma nella "preistoria" con equipaggiamenti futuristici a tratti (per tagliare i rampicanti si usa il machete).

Insomma, se la frattura temporale fosse nata perché Godzilla voleva andare a trovare gli zii nel Mesozoico la serie avrebbe avuto almeno più carattere.

Giudizio Sintetico&Ponderato: CAGATA PAZZESCA

giovedì 29 settembre 2011

Misfits



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Puntate viste: Tutte


Come la vede Lapo

Partiamo dalle basi: questa è una serie sui supereroi. Ecco che nella prima puntata un evento X dona ai protagonisti poteri sovrumani.
Questa è una serie inglese, ecco che l'intera produzione ha un senso, la storia è organica e scritta senza le classiche incongruenze supereroistiche all'ammerigana. Un esempio su tutti: in tutte le serie/film propinateci negli anni i tizi che si scoprono con superpoteri non hanno la minima idea di come usarli. Superman esiste dal 1938, Batman dal '39, Flash dal '40 e Spiderman dal '62! Anche mia mamma se domani si svegliasse con qualche strana capacità non si troverebbe a chiedersi stupita "cosa posso fare?!?!" in situazioni di emergenza, userebbe i poteri e basta!
Questa è una serie su 5 giovani non troppo svegli condannati ai lavori sociali per reati come rissa, incendio doloso, spaccio di droga, eccetera eccetera.
Ma allora questa, è davvero una serie sui Supereroi? Beh! La materia umana a disposizione è quella elencata poco sopra. Purtroppo per loro non è neanche facile comprendere i propri poteri, né il come usarli volontariamente. Mi limiterò a dire che le accoppiate personaggi-poteri hanno un gusto quasi da contrappasso dantesco.
Quello che conta è che questa è una serie scritta dannatamente bene, col personaggio di Nathan così cucito addosso a Robert Shehaan che ne vale da solo la visione.

Questa è la serie di supereroi che prediligo.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Capolavoro

martedì 13 settembre 2011

Scoundrels - Criminali in Famiglia



Puntate viste: s01e01-02

Come la vede Lapo


Mi immagino il dialogo tra gli sceneggiatori ed il produttore della rete:

"Abbiamo pensato ad una famiglia ammerigana..."
"Visto"
"...con una figlia bellona che vuole fare la modella..."
"Visto"
"...una figlia nerdacchiona..."
"Visto"
"...ma sono tutti criminali..."
"Visto ed i Soprano ci faranno pure causa"
"...ma noi mettiamo il capofamiglia in prigione ed allora dovranno fare lavori normali per sopravvivere!"
"Suvvia! Al pubblico non piace la normalità"
"Ma funziona! La mamma diventa la capofamiglia ed essendo onesta nel midollo costringe la famiglia a rigare dritto"
"Mmmmh! La sindrome da moglie del mafioso..."
"Funzionava ne 'Il Padrino' e chi siamo noi per dire che Coppola non aveva ragione?"
"Manca qualcosa... AVVOCATI! Al pubblico piacciono gli avvocati! Se ci sono i mafiosi devono esserci gli avvocati. Come nel padrino, uno dei figli fa l'avvocato"
"Ok, ma io avevo pensato ad un figlio scapestrato e mezzo drogato che fa casini ogni puntata..."
"Senti che idea! Il figlio avvocato è il fratello gemello del fattone che hai pensato te!"
"Ma..."
"E poi la facciamo umoristica, da ridere, basta con l'accostare sempre i mafiosi a storie tristi"
"Ecco, ma doveva essere una serie drammatica..."
"Bellissimo, al pubblico adesso piace ridere,  i gemelli, i nerd, gli avvocati, i mafiosi e la figa. C'è tutto per una serie di successo!"

Il produttore di rete fortunatamente ci ha graziato dall'ennesima spalla comica indiana nerd, ma gli sceneggiatori non sono stati all'altezza di tutti questi bei contenuti che piacciono tanto al pubblico ed hanno sfornato una serie lenta e fondamentalmente pallosa.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Cumulo di Letame

venerdì 26 agosto 2011

Body of Proof

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Puntate viste: s01e01-12

Come la vede Roberto

I più "anziani" fra voi forse si ricorderanno di mitico telefilm anni Settanta, Quincy, il simpatico patologo protagonista dell'omonima serie, che cercava di mostrare come potesse essere divertente il ruolo dello "squartatore di cadaveri" anche per gli appassionati di mystery.
 Oggi, sulla scia del successo di CSI e dei romanzi della Cornwell, sembra che il patologo legale sia diventato professione di gran moda fra le donne, specie se sexy e incazzate con la vita, ed ecco quindi una nuova serie dove la protagonista è un medico legale donna. Non che ne sentisse il bisogno, a dire il vero.
Comunque, spinti dalla consorte appassionata del genere e grande fan della Jordan Cavanaugh di "Crossing Jordan", mi sono messo a vedere questa serie, sperando che potesse essere almeno simile a quella ambientata a Boston (telefilm almeno godibile, aiutato da un cast di valore). Purtroppo mi sono trovato ingolfato in una specie di melensa soap ospedaliero/sentimentale, intervallata dai casi risolti dall'antipatica dottoressa Megan Hunt (l'indubbiamente affascinante - specie per avere 55 anni - Dana Delany, evidentemente a suo agio nei telefilm ospedalieri, essendo già apparsa in ER e in China Beach). Le vicende di madre fallita in cerca di riscatto, dell'arrogante chirurgo costretta a diventare patologo per una malattia delle mani che le ha fatto morire un paziente sotto il bisturi, con tanto di ex marito che non trova di meglio che portarsi a letto il capo della Hunt (e come dargli torto, visto che la donna in questione e la "Seven o nine" di trekkiana memoria Jery Ryan) e spocchiosa ragazzina pre-adolescente a carico, con cui cerca di instaurare un nuovo rapporto, dopo qualche puntata segnano il passo, per colpa anche di un cast altrimenti discutibile (assolutamente antipatico il collega detective, passabili ma non certo i Nigel e Ravi della citata Jordan i due assistenti della Hunt).
Molto scarse sul piano del giallo, le puntate si susseguono senza particolare interesse, come contrappunto sonoro al mio lento addormentarmi (dopo aver visto un Endgame, un Castle, un Criminal minds o altro giallo a piacere)
Fatene pure a meno.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Schifo


Come la vede Lapo

Non ho assolutamente visto la serie, ma fidandomi del buon Roberto non posso esimermi dall'esprimermi sulla  fiducia con un sonoro

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA

giovedì 25 agosto 2011

Smaltite le ferie, torniamo alle serie



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Puntate viste: s01e01-e06


Come la vede Roberto

Sorta di clone atipico degli X Men, con mutanti dai poteri non necessitanti di effetti speciali troppo costosi, ma comunque interessanti; si va da Cameron, potenziale campione di baseball dalla precisione e agilità incredibile, ma che cede sotto pressione, a Bill, colosso nero agente dell'FBI capace di sviluppare una forza sovraumana quando si incazza - con scene che richiamano, quanto a mestizia, il mitico Hulk di Ferrigno, solo che il tizio resta nero (incazzato!) e non diventa verde, alla giovane medio orientale dotata di straordinarie capacità di sinestesia, a Nina, figona del gruppo in grado di farti fare quello che vuole grazie alla persuasione delle sue parole (diciamo che sarebbe in grado di far fare quello che vuole al 99% degli uomini anche senza il suddetto potere...), al mitico Gary, giovinetto (anche se l'attore che l'interpreta ha 30 anni) autistico che riesce a "vedere" ogni frequenza, che risulta una specie di ibrido fra Rainman e John McEnroe (grandioso, vale da solo la visione della serie, insieme alla fascinosità della Mannell, la suddetta Nina).

Coadiuvati da un novello Professor Xavier (che però è privo di poteri e deambula ancora sulle proprie gambe), il gruppo cerca di togliere dai guai i tanti mutanti sparsi per il mondo, in lotta con un'organizzazione segreta (Magneto anyone?) che vuole farli ribellare contro il mondo sporco e ostile; il bello è che i "paladini" dei mutanti agiscono per conto di una fantomatica branca nascosta del dipartimento della difesa, che manda i mutanti in una sorta di Arkham Asylum. E' subito chiaro per chi fare il tifo, quindi.
Nonostante quindi le premesse non siano il massimo, il telefilm si lascia guardare, grazie appunto alla bravura e alla simpatia di Gary e a qualche inghippo decente nelle trame, che però presto risultano ripetitive e scontate.
Si lascia guardare, ma come serie super-eroistica si pretende di più .

Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

martedì 2 agosto 2011

Spartacus: Gods of The Arena


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Puntate viste: s01e01-06 (tutte)

Come la vede Lapo

Spartacus: Gods of the Arena è una miniserie che narra le vicende del ludus di Batiatus in quel di Capua prima dell'acquisto dello schiavo trace Spartaco; insomma la serie di Spartacus è tornata, con più poppe, più sangue, più sesso e più botte&schiaffi di prima!
FUCK YEAH!

Prima di vedere questa DOVETE aver visto la serie principale perchè ci sono dei grossi spoiler, ma in verità vi dico che le 16 puntate della prima serie sono solo la scusa per gustarsi questo prequel.
I personaggi fighi di "sangue ed arena" ci sono tutti ed assistiamo alla loro ascesa ed alla definizione delle dinamiche sociali. Oltre i felicemente ritrovati Crixus, Barca e Doctoria si aggiunge un nome che regge sulle proprie spalle tutta la serie, il campione uscente della casa di Batiatus: Gannicus.

Ora, Gannicus non sarà un nome cazzuto come Spartacus, ma a parte il nome sovrasta il vecchio protagonista in tutto e per tutto ed il suo carisma basta e avanza a far scorrere liscia la serie.

Da segnalare alcune chicche degli sceneggiatori che giustificano malamente alcuni vuoti della prima serie, ma ci fanno al contempo sorridere. Una su tutte: l'arena della prima serie sembrava San Siro, ebbene qui ci spiegano che è la nuova arena di moderna costruzione, nel frattempo i gladiatori hanno lottato in quello che sembra essere il campino sabbioso del prete, per rimanere nel paragone calcistico.

Dimenticavo: di questa serie non esiste nessuna versione stragiata dagli adattatori italiani ed i gladiatori non parlano come vetusti gentiluomini; sarà anche per questo che l'ho particolarmente apprezzata.

Per il resto è pur sempre Spartacus, se non v'è piaciuta la prima stagione non perdete tempo, altrimenti, perchè state ancora leggendo?

Giudizio Sintetico&Ponderato: Figata

domenica 31 luglio 2011

La Leggenda del cercatore di spade... dice

Sito Ufficiale
Puntate viste: s01e01-02

Come la vede Lapo

La serie è tratta dal ciclo de "La spada della verità" di Terry Goodkind che con buona pace della mia biblioteca non ho mai letto.
Saltando quindi a piè pari i commenti sull'adattamento andiamo a considerare la serie per quel che è; certo, sapendo che Goodking vende e vende bene da anni non mi aspetto una chiavica.

Si parte subito con una temibile barriera INVALICABILE che viene valicata, col cavaliere cattivo che va diritto dal governante del posto oltre la barriera INVALICABILE che si mette a pgrecomezzi solo perchè lui è il cavaliere cattivo del SUPERCATTIVISSIMO che sta al di là della barriera INVALICABILE e con un fratello maggiore che inizia di punto in bianco ad odiare a morte il fratello minore perchè il padre in punto di morte ha confessato dopo anni che è un trovatello.
L'ho detto, vero, che la barriera era INVALICABILE?!?!?!?!?
Il presunto eroe della serie è il suddetto fratello minore che stranamente è il prescelto troppo giovane, troppo scemo e troppo coraggiosamente stupido per non morire tempo 5 nanosecondi, ma ad interrompere la degna conclusione di questa triste vicenda ci pensano nostro malgrado un barbone/mago in incognito (Gandalf anyone?) e la solita cazzo di spada magggica.
Aggiungo solo per titolo di cronaca che gli attori latrano e che wikipedia mi dice che l'adattamento dai libri di Goodkind non è propriamente pedissequo (loosely per gli angolfoni).
Volendo posso andare oltre perchè, sebbene orrorificato dalla prima puntata, abbiamo visto la seconda sperando che la serie decollasse; ne avrei un'altra sulla barriera INVALICABILE, ma lascio perdere...

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA


Come la vede Chiara

Non ho molto da aggiungere al commento di Lapo. La serie è prodotta da Sam Raimi e Robert Tapert (creatori di Xena, Hercules e Spartacus) che non sempre sono stati sinonimo di qualità, ma almeno ci hanno fatto tanto divertire. Qui ci si poteva aspettare un qualcosina in più, sia a livello di recitazione che di storia in generale, perchè a me è sembrato un pout-pourri d'incongruenze girate male. Con tutto l'amore che posso avere per il fantasy...

Giudizio Sintetico&Ponderato: Chiavica





sabato 30 luglio 2011

Mamma! Papà ha bestemmiato!

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Puntate viste: s01e01-e03

Come la vede Lapo

In america c'è un tizio che è il Signore Assoluto del sentenziare argutamente e volgarmente su qualsiasi cosa in meno di due righe.
Questo tizio ha un figlio che ha iniziato a mettere tutte le perle di verità del padre su Twitter, anzi, leggendo tali uscite si direbbe quasi che Twitter è stato creato per questo.
Il suddetto figlio ha anche pubblicato un libro con la raccolte delle migliori uscite del suo vecchio, così come fanno molti comici anche da noi, finendo tra i bestsellers del New York Times.

Purtroppo servirebbe Dio (quello vero) per scrivere anche solo una valida puntata da 20 minuti che faccia da filo conduttore tra 3-4 battute al vetriolo di questa raccolta, figuriamoci un'intera serie tv!

Ecco che i brillanti presupposti di questa serie sono rimasti solo presupposti.
Non posso però non invitarvi a leggere i tweet di Justin Halpern che sono semplicemente spassosi e risollevano anche il giudizio.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Chiavica

Avvocati ammerigani, m'avete provocato ed io vi recensisco


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Puntate viste: s01e01-06

Come la vede Lapo 

Dalla seconda puntata il problema del pilot (la spalla comica indiana) è stato pesantemente ridimensionato e questo non può che essere un bene.
La serie si rivela ben fatta, senza pretese di essere più di quello che è e gli sceneggiatori sono riusciti a non infarcire ogni puntata del continuo di tutte le sottotrame impostate nel pilot centellinandole via via e dando invece respiro ai personaggi ed ai casi più o meno strampalati.
Anche l'antagonista principe della serie che rappresenta il lato mascellone, tradizionalista, insomma duro&puro del grande studio legale con il quale collaborano Franklin&Bash ha una sua dimensione e con l'andare degli episodi non lo vediamo più come il classico bastardo colletto bianco, quanto come uno che, purtroppo per lui, è nato con una scopa in culo.
Malcom McDowell nel ruolo del grande patriarca dello studio legale è veramente notevole, peccato invece per colei che dovrebbe rappresentare la bellezza in tailler ("drop-dead gorgeous" per il sito ufficiale, una figa della mad...a per i non anglofoni) che a me tutte le volte mi sembra un travestito in tailler.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Caruccio

martedì 26 luglio 2011

Shit my dad says

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Puntate viste: s01e01-04

Come la vede Chiara

Questa serie è nata in modo insolito, se non fosse per i tempi che corrono. L'idea infatti è basata sui messaggi inviati su Twitter da tal Justin Halpern che da qualche anno ha iniziato a condividere con il mondo tutto quello che suo padre dice, insulti e parolacce comprese. Come in una bella favola, grazie all'efficace passaparola i tweet di JH sono stati letti da milioni di persone nel mondo, sono diventati un libro best-seller, ed hanno finito per destare le attenzioni della CBS che ha prodotto questo telefilm.

L'idea ruota attorno alle vicende dell'anziano Ed, padre acido e prepotente, e di suo figlio Henry che in un momento di crisi economica è costretto a tornare sotto il tetto paterno. La difficile convivenza dovrebbe creare tanti simpatici momenti, purtroppo quello che fa ridere e colpisce in meno di 140 caratteri è difficile che riesca a farlo in 20 stiracchiatissimi minuti. Nemmeno la partecipazione di William Shatner (il capitano Kirk! Profani!) è riuscito a risollevare le sorti di una serie già segnata, prima di tutto perchè nelle sitcom per famiglie non si possono dire le parolacce, e le parolacce sono il succo della storia, e poi perchè Shatner è solo "leggermente" burbero, infantile ed isterico certo, ma poi sotto sotto è un agnellone.

La serie ha avuto vita breve, solo una stagione. JH invece continua a tweettare con svogliatezza circa una volta al mese. La favola è finita.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile

venerdì 22 luglio 2011

Endgame


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Puntate viste: s01e01-e07


Come la vede Roberto

Intrigante serie televisiva di ambientazione canadese (Vancouver), che ha come protagonista assoluto Arkady Balagan, campione di scacchi russo, che, a causa del trauma subito dall'aver visto la fidanzata saltare in aria davanti ai suoi occhi (per una sorta di intrigo di spie, che immagino troverà spiegazione nella seconda parte della serie – che ancora devo vedere), non riesce più a uscire dal lussuoso albergo in cui alloggia. Quindi, per poter sbarcare il lunario e mantenersi nella splendida suite che occupa da tempo, decide di impegnare le proprie risorse mentali nella risoluzione di curiosi e complicati casi, che gli vengono via via presentati dal personale e dagli ospiti dell'albergo.
Se la serie, viste le premesse, può sembrarvi noiosa e ripetitiva vi sbagliate di grosso: grazie allo straordinario carisma del personaggio (che annovero già fra i miei "detective" preferiti di sempre), un misto di Holmes/Monk/House, e al consistente e divertente cast di contorno (dal giovane studente universitario Sam, che diventa il "fattorino" di Balagan, nella speranza di poter concludere una partita contro di lui, alla cameriera Alcina, furba e pungente nelle battute, quasi una novella Rosario di Will & Grace, alla bellissima barman Danni, fonte di notizie sempre fondamentale, allo sfigato capo della sicurezza Hugo, interpretato dal coach della prima stagione di Glee, e così via), il telefilm non annoia per nulla, diverte e trascina in modo delicato, quasi inavvertibile inizialmente, fino a prendervi con sé e non lasciarvi più.
Se i casi sono talora piuttosto banali come gialli (ma decisamente molto fantasiosi) e la sottotrama (incentrata sull'omicidio della fidanzata di Balagan e sulle disperate ricerche condotte dalla sorella della defunta, dal curioso nome di Pippa Venturi) in fondo in fondo poco interessante (molto simile a Monk), è la commistione di dialoghi, battute, umorismo e mistero a rendere la serie un piccolo gioiellino, nel filone ormai piuttosto fitto di presenze dei detective sui generis.
Balagan, con il simpatico accento russo, il modo di fare rustico e spesso scortese di un House non ancora imborghesitosi, porta un'aria di novità alla massa di emuli di Monk (che nella sua prima fase per me resta un po' il modello di riferimento per i tanti emuli di Sherlock Holmes succedutisi all'inarrivabile tenente Colombo del compianto Peter Falk) e possiede quel fascino magnetico e vagamente ipnotico che forse solo l'Holmes di Rathbone ci aveva saputo dare.
Non so dirvi se gli sceneggiatori riusciranno a tenere il livello anche nella seconda parte della stagione, ma visti i primi sette episodi, non posso non consigliare la visione agli appassionati del genere.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Figata



Come la vede Lapo

Devo confessare che leggendo del campione di scacchi che risolve omicidi dalla camera d'albergo questa serie era sprofondata in fondo alla lista di cose da vedere, adesso è risalita alle posizioni di vertice.

True blood


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Puntate viste: s01e01-12 e s02e01-12 e s03e01-12 e s04e01-04 (in corso)

Come la vede Chiara

Ho atteso quasi un anno per vedere la nuova stagione di questo telefilm che esce solo in estate, e tanta attesa non ha deluso le mie aspettative. Sarebbe stato impossibile tra l'altro, perchè qualsiasi cosa venga fatta in True blood, anche la più folle e senza senso, a me va bene.

E di cose senza senso il telefilm è pieno. Senza spoilerare troppo qui si parla di vampiri: non di quelli belli-impossibili che sbrilluccicano al sole, ma di quelli che vogliono solo due cose: sangue e sesso. Perchè il sesso? Perchè la serie, come Sex&the city e Game of Thrones, è prodotta dalla HBO che per vendere via cavo infarcisce ogni puntata di quanto più sesso possibile senza toglier nulla all'andamento della storia. Sesso tappabuchi, lo chiamo io. Per Lapo sono bastati i primi 10 minuti per bollare questa serie come "porno coi vampiri". Superate le scene forti rimane però la curiosità, anche perchè i personaggi sono davvero accattivanti. Tratto dai romanzi di Charlaine Harris, il telefilm è incentrato sulle avventure della cameriera Sookie Stackhouse -e già da qui si capiscono tante cose- e dell'incontro con il tenebroso vampiro Bill (il nome sarà anche ridicolo, ma alla fine della prima serie Bill-Stephen Moyer era convolato a nozze vere con Sookie-Anna Paquin: perciò rispetto!). Intorno ai protagonisti si muovono i loro amici/parenti/nemici con varie sottotrame tutte succosissime.

Tuttavia sarò obbiettiva: per scrivere 4 serie gli sceneggiatori sembra abbiano pescato a caso in un libro di miti dal mondo, senza sapere esattamente cosa ne sarebbe uscito fuori, almeno questa è questa l'impressione fatta a me. Ma come ho detto all'inizio la trama in sé non ha molta importanza: io mi berrò lo stesso True Blood, fino all'ultima goccia.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Figata


Come la vede Lapo


Ho visto solo le prime due puntate e come ha già detto Chiara per me è semplicemente un porno HBO coi vampiri. L'unica idea che ho trovato carina è il vampiro Bill, peccato che lo stesso vampiro (che dovrebbe avere un 100 e qualcosa anni ed ha fatto pure la guerra) finisce subito subito aggredito come un coglionazzo qualunque nel parcheggio di un locale che ha scritto sopra l'insegna "attenti agli sbandati che potrebbero aggredirvi nel parcheggio buio e senza testimoni".
Complimenti alla creatura della notte Bill!
Attendendo che la Digital Playground esca con un capolavoro sui vampiri degno della serie sui pirati questo True Blood si prende un bel

Giudizio Sintetico&Ponderato: Chiavica

mercoledì 20 luglio 2011

Rettifica su Franklin & Bash

Quando si sbaglia si sbaglia, ed io non ho paura ad ammetterlo.

Abbiamo guardato altre puntate di F&B e devo dire che la serie si è fatta accattivante, specialmente ora che hanno tagliato molte battute di Pindar.
Per questo motivo il mio giudizio passa da inutile a caruccio.

Mantellacci e mantellini


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Puntate viste: s01e01-e05
Come la vede Lapo

L'idea iniziale del protagonista di combattere il crimine travestandosi come il supereroe dei fumetti del figlio è carina, ma ha preso TROPPO la mano agli sceneggiatori che hanno scritto una parte da classico supereroe da fumetti di serie B.

The Cape è diventato quindi un fumettone, senza se e senza ma. Ha i colori sparati ed esagerati del più classico fumetto americano ed ha anche la più classica delle storie con il supercattivo+scagnozzi ed il superbuono+aiutanti/amici.

Purtroppo è un fumettone scritto male, ma male forte; anche lasciando stare tante incongruenze di trama e "velati" superpoteri spacciati per SOLO abilità straordinarie di alcuni dei protagonisti gli sceneggiatori hanno infranto una delle regole fondamentali di Stan Lee: per il successo di una storia i cattivi sono più importanti dell'eroe stesso.

Qui il supercattivo si chiama Chess; possiamo già fermarci al nome: fa cagare.

Più che comprensibile come NBC abbia stroncato la serie: io non sono andato oltre l'episodio 5 e sono arrivato sin lì sulle ali dell'oltranzismo fumettistico e perché ero interessato dal personaggio di Max Malini.
Con questo se siete fanatici dei fumettoni concedetegli una puntata, ma oggettivamente va valutato per quel che vale.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Cumulo di letame



Come la vede Chiara


Ridicolo.
E' l'unico commento possibile per The Cape. Di fatto l'unico supereroe che mi viene in mente ad aver sfondato sul piccolo schermo era stato Ralph supermaxieroe negli anni '80, che almeno faceva ridere mentre The Cape è solo pretenzioso. Per finire, anche io quoto il personaggio di Max Malini, l'unico ad avere una parvenza di spessore.

(e se qualcuno ha finito di vedere la serie e sa chi diavolo è Orwell, spoileri pure. Perchè mai una hacker dovrebbe possedere tutto quel popò di attrezzatura in garage, io ancora me lo chiedo).


Giudizio Sintetico&Ponderato: Schifo

The Cape

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Diamo il benvenuto a Roberto, gradito recensore ospite, che ha deciso di condividere con noi parte della sua sconfinata conoscenza del mondo delle serie Tv. Buona Lettura!

Puntate viste: s01e01-10


Come la vede Roberto

Una delle tantissime serie affossate prematuramente dalle severe leggi dell'audience d'Oltreoceano, The Cape è una passabile serie super-eroistica, venata di una malinconica vena pulp-noir, che cerca di rinverdire i fasti degli eroi in costume, mai particolarmente brillanti in TV e ora di gran moda al cinema.

E' la storia di Vince Faraday (pessimo nome per un super-eroe, visto che non tiene conto della regola del nome e cognome con la stessa iniziale, tipica dei personaggi Marvel – come amabilmente sottolineato da Raji Kothrappali in Big Bang Theory, e soprattutto più adatto al frontman di una glam rock band anni Ottanta che non al protagonista di un serial) un serio tutore della legge della fantomatica Palm City, sul punto di essere governata dalla ARK Corporation, il sistema di sicurezza diretto dal potentissimo uomo d'affari Peter Fleming (omonimo dello storico compagno di doppio di John McEnroe, pensa te!), lui stesso un super-criminale, quando gli gira di farlo, con il nome di battaglia Chess, che non esita a incastrare il nostro eroe e a tentare di eliminarlo nella devastante esplosione di una cisterna di carburante. Creduto morto da tutti (compresa la famiglia, formata dalla giovane moglie avvocato in carriera e dal figlioletto appassionato di fumetti, il cui eroe è, per l'appunto, The Cape), l'uomo viene soccorso dal proprietario di uno strano circo, Max Malini (l'ottimo Keith David, noto ai fan come unico sopravvissuto insieme a Mcready/Russell nell'adrenalinico finale de La Cosa di Carpenter), che gli insegna i suoi segreti e gli dona un mantello speciale, dotato di poteri straordinari (ma neppure poi tanto, a dire il vero).
Da quel punto in avanti, puntata dopo puntata, il nostro eroe cercherà di contrastare in ogni modo la sua nemesi, giunta al potere, convivendo con i mascalzoni del circo (che è in realtà la copertura per una banda di rapinatori di banche) ed entrando in contatto con la giovane Orwell (la Summer Glau di Firefly e un manipolo di altre serie per appassionati di fantastico), hacker provetta, che intende smascherare le malefatte di Fleming e del suo entourage.

Purtroppo, la chiusura prematura della serie, ha costretto gli sceneggiatori a salti mortali e incongruenze nella conclusione forzata (uscita direttamente sul web), che lascia aperte numerose porte e finestre e una sequenza infinita di punti interrogativi.

Per quanto assolutamente derivativa e priva di innovazioni (le filiazioni, più o meno conosciute, sono molteplici, a partire dal Batman fumettistico originale, passando attraverso pellicole come Darkman, etc. etc.), con una pletora di personaggi stereotipi (l'amico Giuda che si redime in punto di morte, la moglie novella Penelope bramata dal "procio" di turno - absit iniuria verbo - , il piccolo simil Telemaco... va bene, d'accordo, non è l'Odissea, ma gran parte dei topoi delle trame e dei personaggi derivano tutte da Omero o dalla tragedia greca, giusto?) e un budget non in grado di competere con le mega-produzioni "tette, culi e computer grafica" che imperano in questo periodo (e che i miei colleghi recensori non si sono peritati di censire, appunto, in questa sede), The Cape non è una cattiva serie e vista con lo spirito giusto (ovvero quella di quaranta minuti di immersione retrò nelle atmosfere pulp modernizzate) può risultare perfino godibile.
Certamente, c'è e c'è stato di peggio nel pur ristretto universo televisivo di provenienza fumettistica. Penso per esempio a un'altra serie inedita in Italia, quella Black Scorpion, prodotta dal Mida dei B-movies Roger Corman, che è comunque quantomeno durata un'intera stagione da oltre venti episodi e due film per la tv – quelli sì, visti nel nostro Paese, grazie anche alla presenza come protagonista della bellissima mezzosangue Cherookee Joan Severance, il cui topless da urlo turba Gene Wilder e non pochi spettatori in una scena culto di Non guardarmi, non ti sento, poi sostituita nella serie regolare dalla più insignificante Michelle Lintell– notevoli soltanto per aver dato lavoro da attrice (ma dai!) a uno stuolo di ex-playmates (non diversamente da quanto fatto a suo tempo da Baywatch o dagli action movies "tits & asses" dei Sidaris) e al vecchio sergente Getraer di Chips!!!

Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

martedì 19 luglio 2011

Finalmente dopo un anno...

E' cominciata la quarta stagione di Breaking Bad negli US.
Non vedo l'ora di gustarmela.

Franklin & Bash


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Puntate viste: s01e01

Come la vede Chiara

Vi ricordate di Zack, il biondino fighetto di un telefilm degli anni '90, dall'eloquente titolo "Saved by the bell"? Lo pensavo finito nel dimenticatoio delle stelline quando lo vedo riapparire in questa serie nuova nuova al fianco di un'altra mini celebrità, Breckin Meyer (inutile ogni sforzo, il nome non dice nulla ma quando lo vedrete direte "io questo l'ho gia visto..."). Co-protagonista è l'attore che in gioventù ha incarnato il male in persona, l'essere più bastardo e abbietto che mai mente di regista abbia portato sullo schermo: Malcolm McDowell (e guai a chi non lo conosce!). Attori a parte, sembra che le serie americane abbiano una predilezione per due categorie in particolare: i medici e gli avvocati. Questa è una serie sugli avvocati.

E' una serie buffa, sugli avvocati. Di quelle simpatiche e irriverenti, con gli avvocati scafati che se ne fregano di come dovrebbero essere le cose e trovano sempre la maniera spiritosa e non convenzionale per vincere le cause. Davvero uno spasso. Piena zeppa di idee nuovissime come il personaggio di Pindar, un indiano nerd fanatico di Star Trek/Star Wars, con gravi problemi di socializzazione. Davvero una roba mai vista prima. Sigh.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile




Come la vede Lapo


Non mi dispiaceva Ally McBeal, non vedo perchè potrebbe dispiacermi una commediola con avvocati "creativi".
La prima puntata ha sicuramente tanto di già visto, ma alcune cose buone.
Per i miei gusti la spalla comica è da rivedere. Negli anni 80-90 facevano scompisciare il pubblico americano i neri ed il turpiloquio, dal 2000 sembra che tocchi agli indiani nerd, anche se più che nerd o geek bisognerebbe dire completamente stupidi. Nel 2020 faranno ridere le donne asiatiche vegetariane e ninfomani?
A parte questa mia polemica prima di esprimermi attendo la visione di almeno le seconda puntata che il cast non è affatto da buttare (d'altra parte anche Ally McBeal non mi aveva convinto molto con la prima).

Famiglia Moderna, parecchio meglio di Famiglia Cristiana (7th Heaven...) [SPOILER]


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Puntate viste: s01e01-24 e s02e01-24

Classica serie spiritosa su una famiglia ammerigana allargata e strampalata.
C'è tutto della classica famiglia: genitori che si amano, 3 figli con la maggiore oca adolescente interessata solo ai ragazzi, un genietto femmine (Lisa Simpson anyone?) ed il mongolo di casa nel figlio maschio (Bart Simpson anyone?).
C'è il nonno, ma qui si è risposato con una bellona sudamericana con figlio intelligente e molto "sensibile" a causa del suo sangue latino.
Ci sono gli zii, ma sono gay ed hanno adottato una piccola vietnamita.
Insomma, tanti piccoli particolari la elevano dalla massa delle altre produzioni il più bello dei quali è che i personaggi è come se fossero ripresi per un reality ed hanno il tempo di stare a parlare di cosa pensano realmente sul divano. In questo modo gli sceneggiatori possono dar voce ai pensieri e segreti di tutti senza inventarsi motivi troppo strampalati.

Carina, simpatica, ma vista a ripetizione stanca un po'.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

lunedì 18 luglio 2011

Sissi la principessa


Puntate viste: s01e01

Come la vede Chiara

Ero in procinto di scriver male di un altro telefilm quando scopro questa serie in due puntate per la Rai, credo uscita un paio d'anni fa, sulla vita dell'imperatrice d'Austria. Lascio stare tutto e inizio la visione: adoro Sissi.

La domanda che tutti si pongono è: si può aggiungere qualcosa di nuovo a questa storia? Esiste al mondo un' attrice bella, solare e capace d'interpretare un ruolo tanto complesso come ha fatto la compianta Romy Schneider nel 1955?
La risposta ovviamente è NO.

Eviterò di confrontare i personaggi inventati a quelli realmente esistiti; le fiction si fanno per raccontare storie, mica pizza e fichi.

Cominciamo da Cristiana Capotondi che per il suo personaggio credo si sia ispirata a quell'orrido cartone animato che andava in onda anni fa sulla Rai. La sua Sissi infatti, non è una "ribelle" d'altri tempi ma una ragazzina maleducata e lagnosa, imbarazzante, triste e incapace di sorridere persino al suo matrimonio. La cosa che mi sconvolge è che tutti la vedono come un modello di simpatia. Per contro l'Arciduchessa Sofia è ironica e sagace. Suo padre, il buon duca Max, è un grande conoscitore della geografia politica dell'epoca: lui rende edotta la figlia -e gli spettatori- circa la situazione attuale. Peccato che la moglie (una deludente Licia Maglietta) lo dipinga come un "animale". CeccoBeppe lo interpreta tal David Rott, non so chi sia, ma la faccia dice già tutto.

Interrompo la visione a mezz'ora dalla fine della prima puntata, incapace di resistere oltre alla vocina isterica e fintamente infantile della Capotondi.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Chiavica


Come la vede Lapo


In casa mia da sempre Sissi = polpettone che guarda o si fa registrare la mamma.
Il disprezzo per queste produzioni è così radicato nel mio essere da non poter neppure considerarne la visione.
Di sfuggita, mentre la Chiara perdeva il suo tempo dietro allo schermo ed io lavavo i piatti, ho intravisto, inoltre, che la protagonista (penso) è quell'attrice romana che ha sempre fatto la finta ragazzina 14enne arrapata nei cinepanettoni dei Vanzina. Ciò mi dà la sicurezza necessaria di esprimermi sull'opera anche senza averla vista.
Sulla fiducia:

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA

sabato 16 luglio 2011

Modern Family


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Puntate viste: s01e01-24 e s02e01-24

Questa è quella che io chiamo una perfetta serie da pasto. Lapo lo sa, quando mangio voglio qualcosa di allegro -ma non stupido- che mi faccia fare qualche bella sghignazzata senza pensieri. L'impatto con questa serie è stato decisamente strano, le battute sono sottilissime e tutti gli stereotipi a cui siamo stati abituati da sempre, scomparsi. Ci è voluto un po' per apprezzarla, ma adesso, con buona pace di Lapo che non è convinto quanto me, non ne posso più fare a meno.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

venerdì 15 luglio 2011

Spartacus... l'avevano censurato!?!?


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Puntate viste: s01e01-10

Purtroppo visionando la quasi totalità delle serie durante i pasti mi scoccia non poco sentirmele in lingua originale, ecco che Spartacus - Blood ad Sand per me è sempre stato Spartacus - Sabbia e Sangue.

Ieri ho scoperto che la versione di Spartacus che avevo visto io era quella passata sotto le mani dell'italica censura e del relativo adattamento.
Certo una serie ispirata (molto liberamente) alla Roma antica ed il cui titolo, invece di Sabbia&Sangue avrebbe dovuto essere Poppe&Libido, non poteva non destare gli interessi dei nostri novelli Catoni, ma almeno l'adattamento era stato fatto a modino?
No.
I gladiatori vengono dipinti dagli sceneggiatori come barbari schiavizzati plasmati in macchine di morte che dopo un paio di ammazzamenti destano le sordide voglie delle patrizie romane e quindi affiancano agli squartamenti in pubblico di giorno una serie di ingroppate notturne.
Ecco un tipico dialogo tra gladiatori: "MrX, mio amico fraterno, appropinquati e liberami dal fardello di questa armatura affinché possiamo dunque dilettarci insieme nelle libagioni offerte dal padrone" "Perdonami Y, se non sono celermente accorso"

[BASIMENTO]
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[/BASIMENTO]

Che sono, nobiluomini dell' 800?!?!?!
Capisco la voglia di fare "antico et vetusto", ma Massimo Decimo Meridio (comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, blablabla) non parlava così ed ha fatto i miliardi; non è venuto qualche dubbio ai traduttori che stessero facendo una CAGATA?!?
Ad aggiungere legna alla pira del ridicolo la scelta di italianizzare i nomi con il capolavoro: Batiatus, nome originale cazzuto, muta in  Battiato e l'era del cinghiale bianco.

Per il resto la trama principale è solo una scusa per alternare Poppe&Culi con Botte&Schiaffi, mentre le sottotrame sono molto carine con alcuni personaggi secondari molto curati.

Ma perchè continuare a guardare Spartacus?
Anni fa parlando dell'attore figo di film cazzuti del momento venne fuori la frase (non mia) "è come un porno: la storia non mi interessa, pregusto solo la prossima scena in cui ammazzarà di cazzotti il mondo".
Se non si fosse ancora capito Spartacus è come un porno: la storia non mi interessa, ma tra una scena e l'altra in cui ammazza il mondo c'è tanto ben di Dio da vedere.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

Gli slippini di Spartacus


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Puntate viste: s01e01-10

Dopo "300" non avevo molta voglia di guardare una serie che ricalcava lo stile fumettoso del buon Miller, fatto di spruzzate di sangue denso e scene di lotta al rallentatore. Mi ha convinto invece la presenza nel cast di John Hannah (La Mummia, Sliding Doors) e di una delle mie attrici di telefilm preferite: Lucy Lawless aka Xena. Ben lontana dai fasti della principessa guerriera e di D'Anna in BSG, ho trovato Lucy lievemente invecchiata e imbolsita, ma sempre splendida nel suo ruolo.

Detto fatto, in due mesi io e Lapo maciniamo a pranzo/cena 9 delle 13 puntate della prima stagione, gustandoci una trama banalotta e scontata, location piatte e polverose, psicologia dei personaggi confusa. Tutto questo però, amalgamato a scene di violenza inaudita, qualche poppa e tanti culi (soprattutto quelli torniti dei gladiatori).

Ieri sera abbiamo visto la decima puntata, dove ogni traccia di censura è magicamente scomparsa. Se la serie poteva apparire lievemente erotica, mi devo ricredere: senza censure è, fino a questo momento, la serie più violenta e zozza che mi sia mai capitato di vedere.
Ed è per questo che continueremo a vederla.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Figata

giovedì 14 luglio 2011

Borgia


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Puntate viste: s01e01

Scorrendo la lista delle serie aggiornate in settimana che ancora non abbiamo visto un titolo spicca su tutte:

The Borgias
...
...
che nome cazzuto (cit.)

Dice già tutto: sangue, sesso, potere, tradimenti, vendette e paura, quasi terrore... che sia una merda.
Quel "The" prima di tutto ti fa capire che è una produzione americana e già pensi a tutte le produzioni in odore di storia che gli ignoranti di oltreoceano si ostinano a propinarci, non ultimo Spartacus (altro nome cazzuto).

Per fortuna noi guardiano "Borgia" ed i primi titoli con una grossa scritta Canal+ risollevano il morale.

La ricostruzione storica, soprattutto per quanto riguarda gli interni, gli abiti ed i particolari di vita comune è maniacale. Gli esterni un po' meno validi perché non possono spacciarmi S.Antimo per un convento di suorine fuori Roma.

La storia in sé a grandi linee la conosciamo tutti ed è così affascinante nell'esser vera che servono solo dei buoni interpreti ed un buon adattamento per trascinare lo spettatore.
Mi duole dire come manchino entrambi.
Il cast nel complesso non è carismatico e segnalo soltanto come chicche il buon Samwell Tarly di Game of Thrones che interpreta Giovanni de' Medici e le poppine di Marta Gastini che però uccide il personaggio in fase di doppiaggio (sembra di sentire Asia Argento o Monica Bellucci, fate vobis).

La sceneggiatura non aiuta, anzi, affossa l'intero cast.
Un esempio su tutti: Cesare suggerisce a Juan Borgia di vendicarsi su Marcantonio Colonna.
Stacco.
I due arrivano a cavallo in un posto X in aperta campagna.
Taglio e smontano da cavallo.
Tre scagnozzi gli dicono "nessuno può entrare al convento"
Cesare "Lo sai chi sono?"
Scagnozzo [Faccia alla io sono un duro] "So chi è tuo zio" (intende Rodrigo Borgia)
Cesare dalla manica estrae uno stiletto e zak! taglia un orecchio allo scagnozzo.
Gli altri due scagnozzi non si muovono nemmeno mentre Cesare entra nel convento seguito dal fratello cercando di dire qualcosa di figo tipo "ricordatelo la prossima volta".
I due fratelli spade in pugno (solo adesso) salgono a perdifiato scale su scale tra monachine urlanti in fuga, entrano in una cella dove una monachina si sta facendo fare un servizietto da MrX e lo gonfiano di mazzate.

Vero è che tutto questo si intreccia con Rodrigo Borgia che cerca di convincere i cardinali a far vescovo Cesare, ma anche solo la voce fuori campo di Cesare mentre loro arrivano che dice "so che Marcantonio ama intrattenersi con una giovine monachina del convento di Santa Maria della Passera" avrebbe giovato ad introdurre il resto.

Penso cmq che mi vedrò in separata sede le altre puntate per fare un paragone completo con i The Borgias dell'inizio. Peccato per il grande spreco di mezzi e denari non esaltati a modo da chi doveva finalizzare il tutto.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile

Gli intrighi e i loschi affari dei "Borgia"




Puntate viste: s01e01

Da non confondere con la serie americana "The Borgias".
Da vedere se piacciono i telefilm storici, la violenza gratuita e immotivata, poppe e culi.

Dopo l'enorme successo di "Tudor" gli sceneggiatori hanno deciso di grattare il fondo del barile con le sordide vicende di un'altra celebre famiglia del passato: I Borgia!
Devo ammettere che a me le storie in costume sono sempre piaciute e trovo geniale quello scrittore/sceneggiatore che riesce ad intrecciare - con grazia e leggerezza - le vicende umane a fatti realmente accaduti. Ebbene, scordatevi la leggerezza perché guardare "I Borgia" è un supplizio di cui si può fare a meno.

Il telefilm parte con la voce fuori campo di Fox Mulder che in meno di un minuto riassume la politica italiana nell'anno 1492. Lo ammetto, avrei potuto prestare maggiore attenzione ma
nella mia testa continuavo a pensare a David Duchovny, e questi sono pensieri che almeno un minuto lo prendono tutto.

Nel primo episodio si fa la conoscenza dei protagonisti: Cesare che si frusta a sangue e poi va in giro a mozzare dita e orecchie, suo fratello che va a letto con le mogli altrui, Lucrezia che si guarda le poppine allo specchio... insomma, le solite cose note sui Borgia. Peccato che gli attori non siano nulla di eccezionale e che la sensazione generale sia quella di ascoltare una noiosissima lezione piena zeppa di date, nomi, vescovadi di qua e papa coso di là. Unico personaggio degno di nota è il ciccello già visto in Games of Thrones, che non è neppure tra i protagonisti.

Applausi invece per: le ottime location (anche se citano l'abbazia di Subiaco e poi mostrano Sant'Antimo), i raffinatissimi costumi di scena e i modi di dire dell'epoca. Che inutile spreco.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Chiavica

mercoledì 13 luglio 2011

Almost Heroes

Sito Ufficiale
Puntate viste: s01e01

Come la vede Lapo


Siamo arrivati in fondo alla puntata perchè stavamo mangiando e nessuno dei due aveva voglia di alzarsi per spegnere; non vedo perché dilungarmi oltre.

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA


Come la vede Chiara
(Contiene spoiler!)


Solo perché seguo il TBBT non significa che devo seguire "per forza" ogni serie sui nerds. In questo caso la sensazione è che hanno gettato tutto, ma proprio tutto, nel calderone: c'è il funerale in lingua klingon, ci sono i cosplay, ci sono ben due battaglie tra action figures! Complimentoni dunque agli sceneggiatori di questa serie che, ancora una volta, applicano la famosa massima: f5=basito.

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA


Luther [SPOILER]

Sito Ufficiale
Puntate viste: s01 - e01 & e02

Come la vede Lapo


Dal pilot annuso tanta aria rifritta, ma almeno la voglia di vedere la seconda puntata per capire dove vorrebbero andare a parare m'è venuta.

Giudizio rimandato alla prossima visione.

Secondo episodio di Luther visionato.

Se l'idea di un poliziotto solo, abbandonato dalla moglie e dal mondo (ma non da numero 2 colleghi di lavoro) con qualche crisi di rabbia e qualche fantasma/scheletro nell'armadio per i casi passati che ispira la curiosità/amicizia di una sociopatica pluriomicida che non è riuscito ad incastrare vi stuzzica è la serie per voi, altrimenti...

Giudizio Sintetico&Ponderato: Inutile


Come la vede Chiara


La cena è un momento sacro, così come il pranzo, la colazione e qualsiasi altro momento in cui ci si nutre, quindi non capisco perché me la devo rovinare seguendo la storia di un poliziotto irascibile che frigna e sbatte i pugni sul muro perché non ha quello che vuole. In realtà non so esattamente cosa voglia Luther -forse un altro nome- perché ho seguito solo il primo episodio per una manciata di minuti. Insomma: i polizieschi violenti a cena, io proprio non li digerisco.


Giudizio Sintetico&Ponderato: Schifo


I have a dream

I have a dream, diceva quello, io mi sono semplicemente svegliato tutto sudato: Io e Chiara abbiamo finito la nostra ultima serie TV ed adesso dobbiamo trovare qualcosa che ci piaccia.
L'idea mi terrorizza: non è facile coniugare i gusti di entrambi e l'ultima volta ci abbiamo messo più di una settimana al ritmo di circa due pilot il giorno.
A voi la cronaca di questa ricerca perpetua e del perchè certe serie verranno amate o spietatamente bollate come CAGATE PAZZESCHE.