Io e Chiara abbiamo finito la nostra ultima serie TV ed adesso dobbiamo trovare qualcosa che ci piaccia.
A voi la cronaca di questa ricerca perpetua e del perchè certe serie verranno amate o spietatamente bollate come CAGATE PAZZESCHE.

venerdì 26 agosto 2011

Body of Proof

Sito Ufficiale
Puntate viste: s01e01-12

Come la vede Roberto

I più "anziani" fra voi forse si ricorderanno di mitico telefilm anni Settanta, Quincy, il simpatico patologo protagonista dell'omonima serie, che cercava di mostrare come potesse essere divertente il ruolo dello "squartatore di cadaveri" anche per gli appassionati di mystery.
 Oggi, sulla scia del successo di CSI e dei romanzi della Cornwell, sembra che il patologo legale sia diventato professione di gran moda fra le donne, specie se sexy e incazzate con la vita, ed ecco quindi una nuova serie dove la protagonista è un medico legale donna. Non che ne sentisse il bisogno, a dire il vero.
Comunque, spinti dalla consorte appassionata del genere e grande fan della Jordan Cavanaugh di "Crossing Jordan", mi sono messo a vedere questa serie, sperando che potesse essere almeno simile a quella ambientata a Boston (telefilm almeno godibile, aiutato da un cast di valore). Purtroppo mi sono trovato ingolfato in una specie di melensa soap ospedaliero/sentimentale, intervallata dai casi risolti dall'antipatica dottoressa Megan Hunt (l'indubbiamente affascinante - specie per avere 55 anni - Dana Delany, evidentemente a suo agio nei telefilm ospedalieri, essendo già apparsa in ER e in China Beach). Le vicende di madre fallita in cerca di riscatto, dell'arrogante chirurgo costretta a diventare patologo per una malattia delle mani che le ha fatto morire un paziente sotto il bisturi, con tanto di ex marito che non trova di meglio che portarsi a letto il capo della Hunt (e come dargli torto, visto che la donna in questione e la "Seven o nine" di trekkiana memoria Jery Ryan) e spocchiosa ragazzina pre-adolescente a carico, con cui cerca di instaurare un nuovo rapporto, dopo qualche puntata segnano il passo, per colpa anche di un cast altrimenti discutibile (assolutamente antipatico il collega detective, passabili ma non certo i Nigel e Ravi della citata Jordan i due assistenti della Hunt).
Molto scarse sul piano del giallo, le puntate si susseguono senza particolare interesse, come contrappunto sonoro al mio lento addormentarmi (dopo aver visto un Endgame, un Castle, un Criminal minds o altro giallo a piacere)
Fatene pure a meno.

Giudizio Sintetico&Ponderato: Schifo


Come la vede Lapo

Non ho assolutamente visto la serie, ma fidandomi del buon Roberto non posso esimermi dall'esprimermi sulla  fiducia con un sonoro

Giudizio Sintetico&Ponderato: UNA MERDA

giovedì 25 agosto 2011

Smaltite le ferie, torniamo alle serie



Sito Ufficiale
Puntate viste: s01e01-e06


Come la vede Roberto

Sorta di clone atipico degli X Men, con mutanti dai poteri non necessitanti di effetti speciali troppo costosi, ma comunque interessanti; si va da Cameron, potenziale campione di baseball dalla precisione e agilità incredibile, ma che cede sotto pressione, a Bill, colosso nero agente dell'FBI capace di sviluppare una forza sovraumana quando si incazza - con scene che richiamano, quanto a mestizia, il mitico Hulk di Ferrigno, solo che il tizio resta nero (incazzato!) e non diventa verde, alla giovane medio orientale dotata di straordinarie capacità di sinestesia, a Nina, figona del gruppo in grado di farti fare quello che vuole grazie alla persuasione delle sue parole (diciamo che sarebbe in grado di far fare quello che vuole al 99% degli uomini anche senza il suddetto potere...), al mitico Gary, giovinetto (anche se l'attore che l'interpreta ha 30 anni) autistico che riesce a "vedere" ogni frequenza, che risulta una specie di ibrido fra Rainman e John McEnroe (grandioso, vale da solo la visione della serie, insieme alla fascinosità della Mannell, la suddetta Nina).

Coadiuvati da un novello Professor Xavier (che però è privo di poteri e deambula ancora sulle proprie gambe), il gruppo cerca di togliere dai guai i tanti mutanti sparsi per il mondo, in lotta con un'organizzazione segreta (Magneto anyone?) che vuole farli ribellare contro il mondo sporco e ostile; il bello è che i "paladini" dei mutanti agiscono per conto di una fantomatica branca nascosta del dipartimento della difesa, che manda i mutanti in una sorta di Arkham Asylum. E' subito chiaro per chi fare il tifo, quindi.
Nonostante quindi le premesse non siano il massimo, il telefilm si lascia guardare, grazie appunto alla bravura e alla simpatia di Gary e a qualche inghippo decente nelle trame, che però presto risultano ripetitive e scontate.
Si lascia guardare, ma come serie super-eroistica si pretende di più .

Giudizio Sintetico&Ponderato: Gradito Passatempo

martedì 2 agosto 2011

Spartacus: Gods of The Arena


Sito Ufficiale
Puntate viste: s01e01-06 (tutte)

Come la vede Lapo

Spartacus: Gods of the Arena è una miniserie che narra le vicende del ludus di Batiatus in quel di Capua prima dell'acquisto dello schiavo trace Spartaco; insomma la serie di Spartacus è tornata, con più poppe, più sangue, più sesso e più botte&schiaffi di prima!
FUCK YEAH!

Prima di vedere questa DOVETE aver visto la serie principale perchè ci sono dei grossi spoiler, ma in verità vi dico che le 16 puntate della prima serie sono solo la scusa per gustarsi questo prequel.
I personaggi fighi di "sangue ed arena" ci sono tutti ed assistiamo alla loro ascesa ed alla definizione delle dinamiche sociali. Oltre i felicemente ritrovati Crixus, Barca e Doctoria si aggiunge un nome che regge sulle proprie spalle tutta la serie, il campione uscente della casa di Batiatus: Gannicus.

Ora, Gannicus non sarà un nome cazzuto come Spartacus, ma a parte il nome sovrasta il vecchio protagonista in tutto e per tutto ed il suo carisma basta e avanza a far scorrere liscia la serie.

Da segnalare alcune chicche degli sceneggiatori che giustificano malamente alcuni vuoti della prima serie, ma ci fanno al contempo sorridere. Una su tutte: l'arena della prima serie sembrava San Siro, ebbene qui ci spiegano che è la nuova arena di moderna costruzione, nel frattempo i gladiatori hanno lottato in quello che sembra essere il campino sabbioso del prete, per rimanere nel paragone calcistico.

Dimenticavo: di questa serie non esiste nessuna versione stragiata dagli adattatori italiani ed i gladiatori non parlano come vetusti gentiluomini; sarà anche per questo che l'ho particolarmente apprezzata.

Per il resto è pur sempre Spartacus, se non v'è piaciuta la prima stagione non perdete tempo, altrimenti, perchè state ancora leggendo?

Giudizio Sintetico&Ponderato: Figata