Ovvero come mai mi è piaciuto Homeland, ma ho smesso di guardarlo
[NO spoiler]
Se voi fate finta di nulla quando dico qualche cazzata, in cambio vi racconterò una delle più belle storie che abbiate mai ascoltato
Un esempio su tutti: basta mettere gli occhiali a Superman e nessuno lo riconosce più.
Veniamo ad Homeland
La serie non è nemmeno iniziata e l’autore stringe subito il patto con noi presentando la protagonista femminile: Carrie Mathison è un’agente della CIA coi controcoglioni, ma ha un disturbo bipolare e da 10 anni prende farmaci sottobanco per controllarlo. Nessuno all’interno della CIA conosce il suo segreto o si è mai accorto di nulla.Carrie Mathison non è una semplice analista ancorata alla sua scrivania, svolge anche ruoli operativi; è così brava da aver lavorato sotto copertura in scenari poco adatti ad una donna bianca e bionda come Libano ed Iran.
E’ proprio uno dei migliori talenti della CIA, ci crediamo senza battere ciglio, senza chiederci chi o come si rifornisse dei suoi preziosi farmaci nei mesi che è stata in Iran.
Abbiamo accettato il patto che ci ha proposto l’autore: non facciamo domande che possano rovinare la storia, anche perché di un eroe senza macchia e senza paura non frega niente a nessuno, un vero eroe deve avere le sue fragilità, le sue debolezze.
Ci lasciamo trasportare e gustiamo Carrie Mathison mentre gestisce operazioni speciali, registra le conversazioni dei sospetti sfruttando i microfoni dei loro cellulari od usa la rete delle camere per il controllo del traffico sull’autostrada per rintracciare un’auto sospetta.
Nella seconda stagione il patto traballa.
Carrie Mathison, se non vuole essere reperita o tracciata da persone che hanno a disposizione i suoi stessi mezzi, sa che deve spegnere, se non buttare il cellulare. Invece no, lei lo tiene in tasca, telefona (!!!) per poi mentire spudoratamente agli altri membri dell’agenzia.Non si tratta di sporadici scivoloni, ma proprio della diffusa sensazione che per Carrie non siano valide le regole che valgono per il resto del mondo.
Il patto è rescisso: non si tratta di sorvolare su alcuni dettagli, ma di sentirsi presi per il culo.
Caro il mio autore, mi devi raccontare una storia verosimile e scriverla bene, in modo che alla fatidica domanda “potrebbe succedere davvero?” devo poter dire al mio io rompicoglioni: “Stai zitto: è una bella storia e voglio crederci!”Come la vede Lapo
Giudizio Sintetico&Ponderato: Era Caruccio